REF (Roma Europa Festival) / 28 – 29 ottobre 2017 / Teatro Vascello

Birdie is a multimedia performance with live video, objects, Hitchcock’s ‘The Birds’ revisited, scale models, 2000 mini animals, wars, smugglers, a massive migration and three performers handling this messy world with wit, criticism and commitment with humankind.

Alcuni uomini giocano a golf mentre, alle loro spalle, decine di migranti, come Gli uccelli di Hitchcock, stanno in bilico sulla cima di un recinto, intenti a scavalcarlo. Da questa fotografia, scattata da José Palazón, e dall’insolito accostamento con il film Gli uccelli, la compagnia catalana Agrupación Señor Serrano (Leone d’argento alla Biennale Teatro del 2015) costruisce Birdie. Una scena in miniatura, abitata da migliaia di pupazzetti di animali, è animata dai tre performer e ripresa in ogni dettaglio da videocamere. Le immagini catturate sono a loro volta proiettate su uno schermo, manipolate attraverso tecniche artigianali, oppure montate in tempo reale a frammenti del film di Hitchcock o a dati e informazioni recuperabili sul web. Analizzata in ogni dettaglio, accostata a nuovo materiale visivo, la fotografia di Palazón diviene il punto di partenza e arrivo di un trattato visionario sulla migrazione tra il movimento delle galassie, i flussi di internet, il golf e la minaccia di stormi di uccelli. Da sempre attenta alle insidie che possono nascondersi all’interno di un’immagine, Agrupación Señor Serrano crea il ritratto ipermediale di un presente dilaniato tra flussi di merci e nuovi muri.

 

 

Il disordine dei linguaggi per produrre saggi-performance-spettacolo ipermediali come quelli di Action30.

 

Co-production Italie-Belgique : Action30, L’Autre “lieu”, Bruxelles Laïque, Théâtre National de Bruxelles

Texte et recherche documentaire : Pierangelo Di Vittorio / Vidéo et direction technique : Luca Acito / Musique et sampler : Alberto Casati / Dessins : Giuseppe Palumbo / Dessins live : Pasquale Todisco « Squaz » / Interprétation : Sophie Maillard, Pierre Renaux / Traduction : Vanni Della Giustina

Nel 1961, Franco Basaglia diventa direttore dell’ospedale psichiatrico di Gorizia, e inizia il suo lungo lavoro di contestazione dei manicomi che anni dopo sfocerà nella loro abolizione in Italia. Nello stesso anno, escono la Storia della follia di Michel Foucault, Asylums di Erving Goffman, I dannati della terra, ultimo libro di Frantz Fanon. Le stelle si sono date appuntamento nel cielo di Gorizia. Questa costellazione aleatoria ha permesso una trasformazione dell’universo psichiatrico, ma ha anche contribuito a modellare il paesaggio sociale, politico e filosofico che si manifesterà a cavallo tra gli anni ’60 e ‘70.
Come il personaggio di Faust, Basaglia scopre la vanità di tutte le conoscenze e avvia un percorso spirituale e politico nel quale l’accesso alla verità passa attraverso una trasformazione di se stesso e del mondo. Indossato il cappello da alchimista, egli ci condurrà lungo la via lattea – fatta di parole, immagini e musica – alla ricerca della forza sepolta del possibile.

Bruxelles 2011

Bruxelles 2012

Liegi 2013

Marsiglia 2013