Nel romanzo Il Museo dell’innocenza di Orhan Pamuk, i protagonisti si raccontano attraverso i ricordi e le parole che i loro oggetti hanno catturato. Kemal, a seguito dell’incontro con Füsun, inizia a raccogliere tutti gli oggetti che sono entrati in contatto con le parti del corpo di lei, tutte quelle cose che hanno “registrato presenza tattile e che ora sono le uniche in grado di portare il senso dell’assenza in tutta la sua tragica presenza.”

L’oggetto rappresenta il punto fondamentale di accesso alla memoria, considerando la sua costituzione sostanziale di elemento parlante.

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il libro Il museo dell’innocenza è diventato anche un film ed un vero e proprio museo ad Instambul.